Gli Scenari del Welfare


Le proposte per un welfare equo e sostenibile

Il Forum ANIA – Consumatori ha sviluppato una approfondita analisi sul sistema di welfare del nostro Paese e sulle sue prospettive di sviluppo futuro, elaborata con il coinvolgimento scientifico del Censis, al fine di evidenziare le aree di convergenza tra consumatori e imprese assicuratrici su tale delicato tema.

Sulla scorta delle indagini condotte – riportate su questa pagina del sito – assicuratori e consumatori hanno condiviso otto proposte per promuovere trasparenza, equità, efficienza e affidabilità del sistema italiano di welfare, nonché per stimolare decision makers e opinione pubblica sulle conseguenze dell’evoluzione demografica del nostro Paese.

Gli studi condotti insieme al Censis

Come potrà rispondere l’attuale sistema di welfare alle crescenti esigenze di assistenza che emergono da una società italiana in continuo mutamento? Con quali risorse? Stato, Enti, Imprese, Amministrazioni Locali: che ruolo dovranno ricoprire in un sistema più equilibrato e, soprattutto, economicamente sostenibile?
Proprio per cercare di rispondere a queste domande, il Forum ANIA – Consumatori ha sviluppato insieme al Censis alcuni studi sul tema del welfare in Italia.

Tra nuovi bisogni e voglia di futuro

La prima indagine realizzata da Forum e Censis, i cui contenuti sono stati raccolti nel volume “Gli scenari del welfare, tra nuovi bisogni e voglia di futuro” (ed. Franco Angeli, 2011), è dedicata agli scenari e alle prospettive del sistema di welfare italiano. 
Dall’indagine emerge in primo luogo che il 32,1% delle famiglie italiane si è trovata in gravi situazioni di disagio legate alla necessità di assistere malati terminali o non autosufficienti oppure portatori di handicap, di affrontare situazioni di dipendenza da alcol o droghe, di sopperire all’improvvisa perdita di reddito di un loro congiunto. Si tratta di disagi affrontati dalle famiglie in totale autonomia (59%) o con il sostegno di amici o parenti (28%), in assenza o con scarso apporto del sistema di welfare.
Questa sensazione di solitudine si manifesta nei timori dichiarati dai cittadini. Infatti, a generare una forte angoscia nell’animo degli Italiani sono in primis la non autosufficienza (85,7%) e l’impossibilità di sostenere le spese mediche (82,5%). La pensione e i problemi connessi con la vecchiaia, invece, rappresentano una preoccupazione per il 67,6% degli intervistati.
Sulla base di questi presupposti, la maggior parte degli intervistati ha richiesto un welfare più efficiente e modulato sui nuovi bisogni di protezione. Tra le azioni possibili, la maggioranza degli Italiani individua l’eliminazione degli sprechi e un maggiore coinvolgimento del privato nel sistema previdenziale e sanitario, fermo il ruolo prevalente e di garanzia dello Stato: per il 57,4% il terzo settore e le imprese devono avere un ruolo maggiore nella gestione e nell’erogazione dei servizi sociali. Allo stesso tempo, gli intervistati richiedono un sistema più responsabile e vicino, anche geograficamente, alle loro esigenze: il 59% del campione dichiara di volere che le amministrazioni regionali si occupino di questi servizi con sempre maggiori responsabilità. 

Le nuove tutele oltre la crisi

La seconda indagine, i cui contenuti sono stati raccolti nel volume “Gli scenari del welfare, le nuove tutele oltre la crisi” (ed. Franco Angeli, 2012), è un approfondimento su tre aree in cui le garanzie del welfare italiano risultano essere più carenti (la non autosufficienza degli anziani, l’immigrazione e i giovani che non studiano e non lavorano). Da questa indagine emergono aspetti rilevanti che riguardano il il tema degli anziani e della non autosufficienza. Lo studio evidenzia in primo luogo una consapevolezza insufficiente della popolazione rispetto al problema e alla conseguente necessità di trovare risposte adeguate sul piano economico. Secondo l’indagine in Italia l’assistenza ai non autosufficienti viene gestita e prestata nella grande maggioranza dei casi da un familiare: nel 77% dei casi il caregiver è un familiare, mentre nell’11% dei casi c’è una badante (che viene presumibilmente coordinata e retribuita da un membro della famiglia). La famiglia quindi resta il pilastro dell’assistenza ai non autosufficienti.
Per gestire sul piano finanziario queste situazioni, il 40,7% del campione ha indicato come tutela dal rischio della non autosufficienza il risparmio, il 18,8% ha fatto riferimento alla possibilità di integrare l’assistenza pubblica attraverso l’acquisto di servizi privati, mentre il 7,5% cita la propensione a dotarsi di strumenti assicurativi ad hoc.

Verso uno stato sociale sostenibile

Il Forum ha successivamente sviluppato un’ulteriore indagine che si focalizza sul tema della sostenibilità del welfare italiano. Obiettivo del progetto di ricerca era quello di analizzare la sostenibilità del welfare, inteso come la sua sostenibilità finanziaria negli odierni bilanci pubblici e per le famiglie. 

L’indagine “Bilancio di sostenibilità del welfare italiano” condotta dal Censis e le ricerche delle associazioni dei consumatori in tema di welfare, realizzate per il Forum ANIA – Consumatori, sono state pubblicate nel volume “Gli scenari del welfare. Verso uno stato sociale sostenibile” (ed. Franco Angeli 2015), in cui sono anche presentate le proposte di assicuratori e consumatori per un welfare futuro equo e sostenibile.
Dai dati delle ricerche, in particolare, emerge che il 53,6% degli italiani ritiene che la copertura dello stato sociale si è ridotta e paga “di tasca propria” molte delle spese che un tempo venivano coperte dal sistema di welfare nazionale. Inoltre, viene sottolineato che gli italiani pagano “di tasca propria” il 18% della spesa sanitaria totale – cioé oltre 500 Euro pro capite annuo – contro il 7% registrato in Francia e il 9% in Inghilterra.
Infine, emerge che in Italia ci sono 3 milioni di cittadini non autosufficienti che necessitano di assistenza e oltre 1,3 milioni di “badanti”, con una spesa per le famiglie di circa 10 miliardi l’anno.

Più pilastri, un solo sistema

La quarta indagine si focalizza sul cambiamento del nostro sistema di welfare di fronte alle sfide del post-crisi e cerca di spiegare come si stanno regolando le famiglie italiane a fronte dei nuovi problemi sociali e demografici. Un progetto di studio, analisi ed esperienze sul campo, che vuole essere un’occasione per riflettere sulle potenzialità del nuovo welfare, veicolo irrinunciabile del benessere di famiglie e comunità.
Il rapporto realizzato dal Censis per il Forum ANIA – Consumatori è stato pubblicato nel volume “Gli scenari del welfare. Più pilastri, un solo sistema” (ed. Franco Angeli 2017), in cui sono anche presenti le proposte di assicuratori e consumatori per un welfare futuro equo e sostenibile.

Dal cash cautelativo alla protezione

Il quinto studio condotto dal Censis per il Forum ANIA – Consumatori indaga in primo luogo su come stanno reagendo le famiglie italiane di fronte ai nuovi bisogni di protezione sociale e alla crisi del welfare pubblico. Ci sono nuove forme di tutela sociale in grado di integrare la decrescente copertura del nostro sistema di welfare? E perché le famiglie non investono in esse i propri risparmi come ci si attenderebbe? Il concetto chiave del rapporto è che occorre andare oltre la sola logica del “fai da te”, che amplifica iniquità e disuguaglianze, mettendo in campo strategie, soluzioni e idee per orientare e finalizzare i risparmi delle famiglie verso nuovi ed efficaci strumenti di protezione.
Lo studio è stato pubblicato nel volume “Gli scenari del welfare. Dal cash cautelativo alla protezione” (ed. Franco Angeli 2019), che è stato presentato nel corso di un convegno, tenutosi a Roma il 19 giugno 2019, a cui sono intervenuti autorevoli rappresentanti del mondo assicurativo e sociale.

Il welfare oltre la pandemia

La più recente indagine condotta dal Censis per il Forum ANIA-Consumatori è dedicata alle conseguenze sociali ed economiche dell’emergenza sanitaria Covid-19.
Come ha cambiato la vita degli italiani la pandemia? Quali nuovi bisogni di protezione sono emersi e come hanno reagito le famiglie italiane? E nel nuovo contesto post-pandemico quali nuove forme di tutela sociale sono in grado di integrare la copertura del welfare? L’esperienza pandemica ha ribadito ancora una volta l’importanza del superare la logica del “fai da te” che amplifica iniquità e disuguaglianze, mettendo in campo strategie, soluzioni e idee per orientare e finalizzare il risparmio delle famiglie verso nuovi ed efficaci strumenti di protezione. I temi affrontati dai ricercatori consentono di comprendere le attuali complesse dinamiche del sistema di welfare in Italia e di riflettere su come restituire sicurezza sociale ai cittadini.
Lo studio completo del Censis si trova nel volume “Gli scenari del welfare. Il welfare oltre la pandemia” (ed. Franco Angeli, 2021), che è stato pubblicato a ottobre 2021 ed è liberamente scaricabile in modalità Open Access.

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